Vico del Gargano è un piccolo e suggestivo borgo della provincia di Foggia, talmente delizioso da aver meritato l’ingresso nella lista dei Borghi più belli d’Italia, l'associazione che promuove i piccoli centri abitati italiani ricchi di storia, cultura e tradizioni locali. Il comune fa anche parte del Parco Nazionale del Gargano, area protetta nazionale a nord–est della Puglia, caratterizzata da una natura incontaminata, quasi selvaggia e ancora capace di stupire con la sua ricchezza di biodiversità, flora e fauna.
Vico del Gargano ha origini antichissime. Alcuni insediamenti preistorici sul posto sono infatti testimoniati dai resti di una necropoli risalente all’età del Ferro nei pressi della Foresta Umbra. Da qui, l'originario villaggio – vicus è infatti la radice etimologica del nome – è arrivato ai giorni nostri con l’appellativo di “paese dell’amore”. Non a caso, il patrono di Vico del Gargano è San Valentino, il protettore degli innamorati, i protagonisti del suggestivo “vicolo del bacio”. Si tratta di una stradina, nei pressi della Chiesa di San Giuseppe, talmente stretta da “costringere” a sfiorarsi coloro che la percorrono.
In realtà il “vicolo del bacio” è l’emblema di un centro storico molto caratteristico, ricco di suggestivi luoghi, fatto di stradine, viuzze e palazzi antichi. Scoprire scorci unici e panoramici sarà un po’ come ripercorrere la storia di questo borgo, che vede un notevole impulso allo sviluppo nell’epoca medievale grazie a Federico II, il quale nel XII secolo la conquistò e ne fece territorio di caccia. Tra stradine strette e tortuose non possiamo perderci diverse architetture religiose molto significative, tra cui la Chiesa del Carmine fondata nel 1603, la Chiesa Matrice (la più antica di Vico e sita accanto al castello), il Convento di Santa Maria degli Angeli, in collina, poco lontano dal centro abitato, e costruito nel 1556, e la Chiesa di San Pietro che, dopo esser stata semidistrutta da eventi metereologici, ha subito un restauro importante finalizzato a mantenere quanto ancora esistente dell’impianto originario. Altre architetture arricchiscono il centro storico, come il Castello normanno–aragonese, nato per scopi difensivi ma poi evolutosi in età sveva come residenza per i cortigiani e probabilmente per lo stesso imperatore Federico II. La cinta muraria è provvista di venti torri fatte erigere nel 1292 da Teodisco de Cuneo, maestro dei balestrieri e uomo d'armi. Troviamo inoltre alcuni eleganti palazzi, tra cui Palazzo Della Bella, signorile edificio d’inizio XX secolo che si ispirava al fiorentino Palazzo Vecchio.
Vico del Gargano si affaccia inoltre sulla bellissima costa garganica con la frazione di San Menaio, tra Rodi Garganico e Peschici. La spiaggia è meravigliosa e incontaminata, ricca di foreste di pini d’Aleppo (Pineta Marzini) e dominata dalla Torre dei Preposti, fortificazione trecentesca con funzioni difensive. San Menaio è conosciuta anche per i paesaggi disegnati dagli agrumeti che si espandono a perdita d’occhio e i cui frutti, tra i quali spiccano l’arancio biondo del Gargano (IGP) e il Limone Femminiello del Gargano (IGP), sono conosciuti in tutto il mondo per la loro genuinità, e raccontano inoltre le radici agricole di questo borgo rurale in perfetto equilibrio con la vita costiera.
Vico del Gargano vanta sapori e profumi che rimandano ai prodotti freschi della cucina mediterranea pugliese. In un paese dove non manca l'attività della pastorizia, le ricette tipiche non possono non fare uso dei prodotti della pastorizia, come il cacioricotta che può essere grattugiato e spolverizzato sul pancotto (pane raffermo con verdure cotte),sulle molte varietà di paste fresche (cavatelli, strascinate, maccheroni), o mangiato con le fave. La cucina vichese fa anche molto uso di cacciagione, agnello, capretto: tra i piatti più particolari ricordiamo i torcinelli, interiora di agnello o capretto, e la portata che vede le teste degli animali divise a metà e infornate con le patate.